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Due tipi di paura: una ci da coraggio e l’altra non esiste.

Due tipi di paura: una ci da coraggio e l’altra non esiste.

paura-coraggio-bilicoScrivitelo in caratteri cubitali:

Esistono due tipologie di paura: una che ci da coraggio e l’altra non esiste.

Potremmo infatti classificare questa emozione in due:

  • quella irreale, quella che ci immaginiamo, una costruzione di pensieri e preoccupazioni 
  • quella che ci fa sopravvivere, che ci da la forza.

La paura può avere una valenza negativa, portandoci a uno stato di insicurezza, ansia, incertezza, fino a problemi psicologici più gravi, se non la fermiamo in tempo. La paura che manipola le menti, che ci infligge violenza, che ci occupa la testa di un futuro spaventoso. Ma esiste davvero questo futuro che tanto ci preoccupa? Per evitare di farci prendere dal panico, osserviamo come stiamo ora. Occupiamo la nostra testa con altro, viviamo seguendo i nostri respiri di oggi, di adesso. Il futuro lo creiamo noi.

Poi invece c’è quella paura che ci fa sopravvivere, quella “reale” quella di oggi, per la quale reagiamo e troviamo il coraggio.

È proprio quando la vita fa paura che vale la pena di viverla.

A volte dobbiamo trovare la forza, di lasciar andare quello che non possiamo controllare e agire: solitamente le più grandi decisioni si prendono davanti a una situazione che ci spaventa e, affrontandola, ci trasforma.

Facciamo un classico esempio, se sei un viaggiatore, ti sarà capitato che, prima di partire avevi mille preoccupazioni: affrontare l’ignoto può spaventare, non sappiamo cosa ci aspetta o a cosa ci troveremo davanti quando arriveremo.  Abbiamo due opzioni: rinunciare e farci intrappolare dal terrore oppure partire e lasciarci sorprendere.

Ed ecco come, semplicemente andando oltre i nostri limiti, o meglio dire i limiti della paura, viviamo una delle esperienze più belle di sempre. Prima di partire hai mille paure, poi ti rendi conto che, tutto quello che ti eri immaginato era solo frutto dei tuoi pensieri. Questa paura secondo me va anche oltre alla sopravvivenza, è la spinta della vita. Sono convinta che le cose più belle le hai vissute quando sei andato oltre: infatti, lavorare con la paura significa crescere.

Ora che lo sai, prendi in mano la tua vita, affronta tutto ciò che ti spaventa: buttati con quella ragazza o ragazzo che ti piace, esci con quel gruppo di amici che conosci poco, pubblica quel video o quel libro che tieni nel cassetto, lascia quel lavoro che ti sta stretto, compra quel biglietto aereo.

E comincia da adesso a vivere, con coraggio e con la forza che hai sempre avuto, dentro di te, oltre i confini della paura.

Se vuoi leggere un mio racconto, terzo classificato a un concorso, puoi cliccare qui .

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